La frutta e la verdura in gravidanza è vista come la mela di Biancaneve: bella, fresca…ma avvelenata!
Tanto più se si presenta tonda e rossa come un carnoso pomodoro!
Infatti l’oro scarlatto è il simbolo dell’estate ed ha grandi proprietà, prime fra tutti quelle antiossidanti, diuretiche e digestive.
Contrastando i radicali liberi, i pomodori
combattono l’invecchiamento cellulare e svolgono un’importante
azione preventiva dei tumori, in particolare quelli localizzati nel pancreas, nella prostata, nel seno, nelle ovaie e nell’endometrio.
I pomodori contengono licopene, luteina e zeaxantina, degli antiossidanti fondamentali specialmente in gravidanza in quanto:
- Riducono il colesterolo e la pressione arteriosa, azione fondamentale durante i picchi di ipertensione gestazionale intorno alla 20^ settimana e che scompare dopo il parto. Questa patologia causa il restringimento delle arterie, quindi la minor portata di sangue alla mamma e al feto, portando a quest’ultimo meno ossigeno e nutrimento, causa di rallentamento della crescita e distacco della placenta.
- Contrastano i crampi muscolari, frequenti in gravidanza soprattutto durante la notte, e sono causati dalla carenza di potassio e fosforo. Inibiscono anche i dolori per contrazioni, preoccupazione ricorrente nelle ultime settimane di gravidanza!
Inoltre rafforzano la vista e
proteggono occhi e pelle dalle radiazioni solari e
dai raggi UV, che non guasta mai!
Abbiamo già nominato il
licopene, il carotenoide che oltre a conferire il tipico pigmento rosso, è il maggiore responsabile dei benefici cardiovascolari e antinfiammatori che abbiamo appena nominato sul pomodoro, e così anche per gli altri frutti giallo-rossi che lo contengono, come la papaia, l’uva, l’albicocca, l’anguria e il pompelmo rosa. Le dosi giornaliere per rendere efficace l’assunzione di licopene corrispondono a un litro e mezzo di succo di pomodoro o a 50 grammi di concentrato.
La sua azione non si sprigiona solo a crudo, ma è resistentissimo al calore, anche con una cottura prolungata…come ad esempio quella del ragù!
In gravidanza è possibile consumare i pomodori cotti o freschi dopo una bella detersione. Non è necessario disinfettare tutto, ma delle immersioni sotto abbondante acqua corrente possono sollevare dal pericolo della toxoplasmosi. Fai però attenzione a consumarli freschi solo in casa ed evitarli nei ristoranti e nei bar, è un consiglio che diamo ogni volta che si parla di frutta e verdura cruda.
Pomodori e cagliata
Ingredienti per 4 persone:
3 pomodori cuore di bue
olive taggiasche
foglie di menta e dragoncello
3 cucchiaini di senape dolce
2 cucchiaini di miele
3 cucchiai di aceto di mele
sale q.b.
6 cucchiai di olio evo
Per la cagliata di mandorle:
600ml di latte di mandorla
(dovete assicurarvi che il latte di mandorla sia naturale, prodotto solamente con mandorle e acqua e al massimo sale. Non deve contenere né olii, né addensanti, altrimenti non sarà in grado di cagliare, se non lo trovate potete sostituirlo con un qualsiasi latte vegetale puro o anche latte vaccino)
4g di tè Lapsang Souchong (facoltativo)
3 cucchiai di aceto
1g di sale fino
Ricetta
Iniziate occupandovi della cagliata. In una casseruola portate il latte a 80°C insieme al tè. Spegnete e lasciate in infusione 3 minuti. Filtrate il latte con un colino per eliminare le foglie di tè e rimettetelo sul fuoco, portatelo di nuovo a 80°C, spegnete il fuoco e aggiungete l’aceto di mele e il sale. Mescolate bene e lasciate riposare 45 minuti. Vedrete che in questo tempo, il latte inizierà a cagliare. Trascorso questo tempo, trasferite il tutto in una fiscella da ricotta o in un colino a maglie fitte, rivestito da un panno di cotone. Il contenitore raccoglierà la cagliata, lasciando colare al di sotto, il siero. Non buttate il siero. Potete usarlo per impastare dei biscotti o fare i pancakes ad esempio. Ho scelto di infondere il latte con il tè Lapsang Souchong, per dargli un aroma affumicato, ma potete anche omettere questo passaggio.
Mettete la vostra cagliata in frigorifero, coperta con della pellicola e lasciate che perda il siero, asciugandosi. Potete tranquillamente farlo il giorno prima.
Ora occupatevi del resto. Se disponete di un microonde, lavate ed asciugate le olive e disponetele su un piatto, inseritele nel microonde e azionatelo a 600 watt di potenza e ogni 40 secondi, aprite la porta per fare uscire il vapore. Ci vorranno in totale circa 3 minuti per essiccare le olive. Rompetele grossolanamente con le mani, quando si saranno raffreddate e mettetele da parte.
Lavate e asciugate menta e dragoncello.
Preparate la vinaigrette mescolando in una ciotola la senape, l’olio, il miele e l’aceto di mele in cui avrete sciolto il sale. Emulsionate bene aiutandovi con una forchetta, mettete da parte.
Lavate ed asciugate i pomodori cuore di bue, levate con un coltellino la parte fibrosa centrale in cui si trova il peduncolo. Incidete leggermente lungo le scanalature per ricavare 4-5 spicchi, in base alla grandezza e l pomodoro e con l’aiuto delle dita, divideteli delicate te in modo che si separino. Facendo così, eviteremo di tagliare in modo netto, ottenendo un risultato più “naturale”.
Io ho preparato la cagliata e nel mentre ho fatto il resto. Non avendo atteso il tempo di riposo di 12 ore, ho ottenuto una cagliata “morbida”, cremosa. Se volete che sia bella asciutta, come una ricotta, lasciatela in frigo a scolare, tutta la notte, possibilmente con un peso sopra.
Quando avrete preparato tutti gli ingredienti, assemblate la vostra insalata e guarnitela con la menta e il dragoncello. Potete usare anche basilico, coriandolo…a vostro gusto!
Elena Recchia
Attualmente sono primo Chef de Partie presso il Relais et Chateau “La Chèvre d’Or” di Eze Village, vicino Nizza. Appassionata di cucina fin da piccola, alla fine, dopo varie peripezie, ho ceduto a questa passione e ho messo tutte le mie energie nel trasformare il mio sogno in realtà e mestiere.