Ciò che in molti paesi del mondo è una consuetudine radicata, in alcune zone d’Italia lo si sta sperimentando in questo momento di crisi generale dovuto al Coronavirus: si tratta dello
smart working o
remote working.
Lavorare da casa ha moltissimi
pro, dal punto di vista economico, fisico e mentale:
nessuna spesa di trasporto (niente inquinamento);
niente tempi di spostamento da calcolare;
autonomia nella gestione del lavoro;
maggiore flessibilità nella gestione familiare.
I
contro però possono riguardare gli spazi e le interazioni:
Difficoltà di concentrazione, soprattutto ora che i bimbi sono a casa, si viene continuamente chiamati e richiesti.
Difficoltà a individuare uno spazio in casa da adibire a “ufficio” (soprattutto in piccoli appartamenti) e ritrovarsi a lavorare la mattina presto dal salotto, la mattina tardi in camera da letto, pomeriggio se c’è il sole in terrazzo, la sera nuovo spostamento dalla camera al salotto inseguendo quindi i posti più silenziosi della casa.
Lasciarsi andare a diversi spuntini poco sani ogni giorno;
Burnout causato soprattutto dalla difficoltà a delimitare il tempo tra lavoro e tempo libero.
Soluzioni
- Creati una routine che dia cadenza alle attività della tua giornata in questo modo potrai equilibrare le cose da svolgere dividendo il flusso di lavoro con delle pause che puoi dedicare a te e alla tua famiglia
- Creati un elenco di TO DO, cose da fare, a breve e lungo termine da spuntare man mano, è però importante definire le priorità degli interventi, ti aiuterà a concentrarti meglio e a non sovraccaricarti di tanti pensieri insieme, scriverli su carta aiuta a liberare la mente.
- Chiedi aiuto al marito! Non cercare di strafare, siamo tutti umani e tutti con 24ore a disposizione, se c’è quindi un periodo di maggior carico di lavoro o di pensieri verso i bimbi, se vedi che non ce la fai a fare tutto come vorresti, chiedi un supporto al marito e anche se per una volta per cena c’è una pasta al burro, perché il tuo lui non ha la passione per i fornelli, pazienza e niente sensi di colpa, pensa un po’ anche a te!!
Fonti:
Iubenda -
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