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Smart working in USA

19/06/2020

 
Alessandra vive a Washington insieme al marito Oscar e ad Anita, la sua bimba di 4 anni. Lavora in smart working abitualmente da quando vive negli USA e questo le ha permesso di spostarsi da New York a Washington senza cambiare datore di lavoro e quindi senza il pensiero di dover affrontare oltre al trasloco anche un cambio di lavoro.
Abbiamo chiesto ad Alessandra di raccontarci le differenze tra il lavoro in smart working in un periodo normale, quando i bimbi vanno all’asilo e il marito lavora fuori casa e il lavoro in questo periodo straordinario in cui sia mamma che papà devono lavorare da casa negli stessi spazi e con i bimbi piccoli da gestire.

Ecco cosa ci ha raccontato:

Smart Working di ogni giorno:
“Indubbiamente lavorare da casa porta con sé numerosi vantaggi, ad esempio, non devi spostarti se non per portare i bimbi all’asilo e poi una volta a casa, se ti organizzi bene, puoi fare i lavori domestici, la spesa, la lavatrice, preparare la cena, fare esercizio fisico. L’organizzazione però è un punto fondamentale.
Lavorando da casa riesci a concentrarti di più sul lavoro che stai svolgendo massimizzando il tempo, non hai infatti interferenze da parte di colleghi o brusio dal corridoio o clienti e fornitori da incontrare.
Uno dei lati belli del lavoro da casa è che puoi lavorare volendo anche in pigiama o sul divano, puoi fare chiamate personali in totale privacy e in qualsiasi momento e non occorre che tu sia di buon umore tutto il giorno!
Se stai male tu o se il tuo bimbo si ammala, puoi stare a casa senza bisogno di chiedere permessi e questo è un grosso vantaggio, perché continuando a lavorare puoi badare al bimbo senza dover chiamare una babysitter.
Ovviamente c’è anche il rovescio della medaglia! Senti la mancanza di colleghi, pause caffè/pranzi in compagnia e dovendo stare a casa hai poco stimolo per vestirti bene, truccarti, farti la manicure e quindi ci può essere la tendenza a trascurarsi un po’.”

Smart working in quarantena:
A causa della quarantena, capita a molte famiglie di ritrovarsi tutti in casa e quindi dover condividere gli spazi e i tempi di lavoro, l’accudimento dei bambini e l’organizzazione familiare. Alessandra ci spiega le tecniche che sta mettendo in atto per vivere al meglio questa situazione.

“Per farcela bisogna separare bene le ore da dedicare al lavoro e quelle da dedicare al bimbo. Con mio marito facciamo a turno, mentre lavora lui io bado alla piccola, mentre lavoro io se ne occupa lui, ci siamo divisi le mattine e i pomeriggi, salvo chiamate programmate.
I bambini sono molto più gestibili grazie a una buona comunicazione che gli spieghi che è necessario cooperare, è inoltre importante che gli dedichiamo il massimo dell’attenzione per un’ora piuttosto che cercare di lavorare mentre parliamo con loro, cosa che innervosisce entrambi.

Consiglio anche di fare una lista di ricette per una settimana o 10 gg includendo cibi che possiamo congelare (tipo polpette o minestrone) così da avere tutti gli ingredienti per colazione, pranzo, cena e snack almeno per 10 giorni. In questo modo si evita stress e anche il dover perdere tempo facendo la spesa più volte a settimana.
Avendo tutte queste cose da gestire e organizzare una cosa positiva c’è: non ho tempo per farmi prendere da attacchi di panico e ansia da Coronavirus!!!
Il lato negativo secondo me è soprattutto quello di non poter più organizzare le ore come voglio, inoltre devo gestire imprevisti, capita ad esempio che sia io che mio marito riceviamo chiamate di lavoro nello stesso momento, solitamente in questi casi devo cedere all’uso di  video e cartoni animati per intrattenere la piccola, che come tutti i bimbi se ti vede al telefono reclama immediatamente la tua attenzione.

C’è inoltre il pensiero della parte educativa che Anita riceveva in asilo e che ora manca, quindi facciamo giochi interattivi sia al pc che puzzle e cerchiamo di interessarla con delle letture e la pittura ma forse quello che manca più di tutto è lo stimolo generato dalla convivenza e dai giochi con il suo gruppo dei pari.
 

Quindi riuscire a gestire tutto, casa, figli, lavoro è una grossa sfida e la parola chiave di questa quarantena sembra essere collaborazione!
Collaborazione!! Collaborazione!!!”


E a voi come sta andando questa avventura nello smart working?

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#coronavirus #quarantena #smartworking #smart #lavoro #casa