L'uovo può essere considerato l’oro della cucina.
Occupa il primo posto nella piramide alimentare per il suo alto valore biologico e nutrizionale, garantisce una carica di
calcio,
ferro,
fosforo,
zinco e un corretto assorbimento di proteine, carboidrati e grassi. Non di meno nominiamo le
vitamine contenute al suo interno:
A e
E svolgono un’azione antiossidante,
B1 agisce sugli impulsi nervosi,
D e
K2 per la corretta crescita ossea.
L’albume inoltre è l’alimento più utilizzato da atleti e chi vuole rimettersi in forma perché contiene una minima quantità di grassi insaturi, privi di colesterolo.
Polverizzare il guscio d’uovo sugli alimenti, inserirlo nelle farine o assumerlo attraverso le bevande può aiutare a
disintossicare l’organismo, regolare il
colesterolo e la
pressione sanguigna, stimolare la
tiroide, alleviare da
problemi digestivi, prevenire l’
osteoporosi e i
dolori articolari, nonché accelerare la crescita di unghie e capelli.
Le uova quindi fanno un gran bene, l’importante è che siano fresche, ben cotte e in giusta quantità!
La dieta mediterranea prevede l’assunzione di
3/4 uova la settimana, considerando quelle contenute negli alimenti tipo pasta, impasti dolci e salati, salse, creme…
Questa regola può essere seguita anche dalle donne in gravidanza, che guardano l’uovo con diffidenza. L’abbassamento delle difese immunitarie in attesa fa sì che la donna sia più soggetta alle infezioni batteriche e virali, di conseguenza i rischi per la gestazione e il feto ci sono.
È severamente
vietato assumere uova crude, perché non subendo la cottura, non è possibile eliminare il bacillo della
salmonella e il
compilobatterio. Due agenti patogeni che colpiscono la mamma, non il feto.
I rischi di
toxoplasmosi si legano agli escrementi dei gatti che contaminano il terreno nel quale crescono frutta e verdura, o del quale si alimentano gli animali e ne contaminano le carni.
Le accortezze da tenere sull’assunzione degli alimenti prevede in ogni caso la corretta cottura di carni frutta e verdura, in alternativa è possibile assumere questi cibi abbattuti di -20°C per almeno 15 giorni, mentre per quanto riguarda la frutta cruda si consiglia prima la sbucciatura, se non viene raccolta dall’albero.
Le uova quindi non sono un diretto trasmettitore di toxo.
Come detto precedentemente però è importante assumerle ben cotte, quindi:
NO a uova crude/semi crude/poco cotte come le uova alla coque o le uova strapazzate
SI a uova bollite
SI a uova fritte
SI a uova in camicia – ben cotte
SI a frittate e omelette
SI per le uova pastorizzate o liofilizzate nella creazione di salse e creme
Anche durante l’allattamento è consigliata l’assunzione di uova solo ben cotte. C’è inoltre da tenere in considerazione che le uova fanno parte della categoria degli alimenti “allergizzanti” (assieme a latte, pesce, frutta secca…) per il quale è consigliata l’assunzione in allattamento per stimolare il bambino a sviluppare la tolleranza.
Jjimjilbang eggs di Elena Recchia
Il nome impronunciabile di questa portata può essere semplificato in Sauna Eggs Coreani! Una preparazione orientale di uova gustose e adattissime per donne in gravidanza e allattamento.
Sembrano delle normalissime uova sode dal colore bruno, ma al gusto risultano meno pastose e asciutte grazie alla loro consistenza soffice e gelatinosa. Vengono bollite a lungo con degli aromi che permeano oltre al guscio per insaporire bene l'interno.
In Corea le vendono pronte da consumare una volta sgusciate: le trovi in prima fila al banco frigo.
Ingredienti per 4 persone:
8 Uova di gallina fresche
Acqua qb
Sale grosso qb
Aromi a piacere (ginepro, rosmarino, timo, alloro, aglio, maggiorana)
Ricetta:
Posizionare le uova sul fondo della pentola a pressione. Coprire completamente con l’acqua. Aggiungere una piccola manciata di sale grosso e gli aromi che preferiamo.
Per questa quantità io consiglio 2 bacche di ginepro, 2 rametti di timo e 1 foglia di alloro fresco.
Chiudere la pentola. Portare sul fuoco e cuocere per 90 minuti dall’inizio del fischio, alla minima potenza.
Una volta cotte, aprire con cautela la pentola a pressione, dopo aver fatto fuoriuscire il vapore dalla valvola di sicurezza, estrarre le uova e raffreddarle sotto acqua fredda corrente.
Le uova si conservano per 3 giorni in frigo.
Consigli di gusto
Le potete anche sgusciare e conservare in una soluzione al 9% di acqua e sale ottenuta facendo bollire 500 ml di acqua con 46 g di sale, che farete raffreddare prima di immergervi le uova. Una volta immerse in questa salamoia, le potete conservare in frigo, in un recipiente chiuso, per 3 giorni, pronte ad essere mangiate.

Elena Recchia
Attualmente sono primo Chef de Partie presso il Relais et Chateau “La Chèvre d’Or” di Eze Village, vicino Nizza. Appassionata di cucina fin da piccola, alla fine, dopo varie peripezie, ho ceduto a questa passione e ho messo tutte le mie energie nel trasformare il mio sogno in realtà e mestiere.